“Campioni del mondo” è il titolo della mostra inaugurata oggi presso la sede della Fondazione Genoa 1893, in Salita Dinegro 7 a Genova, che ripercorre le quattro edizioni dei Campionati Mondiali di Calcio aggiudicatisi dalla Nazionale Italiana si è aggiudicata nel 1934, 1938, 1982 e 2006. La mostra, che resterà aperta fino al prossimo mese di febbraio, vuole raccontare gli emozionanti momenti degli incontri che hanno portato gli “azzurri” a conquistare i quattro Campionati attraverso 75 anni di storia; nei primi tre giorni di apertura, 15, 16 e 17 dicembre, la Mostra offrirà un’opportunità davvero esclusiva: vedere dal vivo, oltre alla Coppa Rimet, l’originale della Coppa del Mondo vinta a Berlino nel 2006 dagli uomini di Lippi. La Coppa del Mondo FIFA, ideata e realizzata dallo scultore e orafo Silvio Gazzaniga dopo esser stata scelta fra 53 proposte, ha sostituito nel 1974 la Coppa Rimet quale trofeo assegnato alla squadra vincitrice. La Rimet era stata ideata dal Presidente FIFA Jules Rimet in occasione dei Mondiali in Uruguay del 1930 e venne assegnata fino ai Campionati del Messico 1970; infatti il regolamento prevedeva l’assegnazione definitiva della Coppa alla nazionale che avesse vinto la rassegna iridata per tre volte e quindi a Città del Messico se la aggiudicò decisivamente il Brasile. La Coppa del Mondo raffigura due atleti che esultano sollevando il mondo e rappresenta appunto la grandezza dell’atleta e la sua gioia nel momento della vittoria. Il trofeo, realizzato in oro massiccio a 18 carati, è alto 36,8 cm, ha un diametro di base di 13 cm e pesa 6,175 kg. Alla base ci sono due bande di malachite mentre nello spazio sottostante sono incisi i nomi delle nazioni che dal 1974 si sono aggiudicate il trofeo. I due trofei rappresentano i pezzi rari che impreziosiscono una Mostra già di per sé ricca ed affascinante; nei 200 mq che il Museo riserva appunto alle esibizioni temporanee, sono esposte 12 teche che illustrano i quattro Campionati del Mondo vinti dalla Nazionale italiana. Molti documenti, fotografie e video, ma soprattutto cimeli quali le maglie originali di Eraldo Monzeglio degli anni ’30, di Riccardo Carapallese del 1949, di Gigi Meroni del ’66, del Campionato Spagna ’82, di Marco Amelia del 2006, di Sasà Bocchetti e Raffaele Palladino del 2009 e una meravigliosa bandiera dell’Italia sventolata ai Mondiali 1934 e 1938. Oltre a questi elementi, viene esposto in anteprima un enorme (4.30 x 2,10 mt) dipinto che ritrae la squadra che scese in campo per la prima volta quale Nazionale italiana il 15 maggio 1910 all’Arena civica di Milano nella partita vinta 6 a 2 contro la Francia. Questo quadro è un elemento davvero molto importante perché finalmente riesce ad illustrare un aspetto della storia calcistica italiana che, fino ad oggi, è stato mistificato e cioè quale fu l’effettiva prima formazione Nazionale (che nei primi incontri indossava una camicia bianca con nastrino tricolore sul petto). Fino ad oggi si è infatti creduto che una fotografia pubblicata il 15 maggio 1910 sul settimanale “Lettura Sportiva” rappresentasse la reale prima Nazionale ed invece, grazie ad un accuratissimo lavoro di ricerca del Prof. Stefano Massa, responsabile scientifico per gli studi sulla storia del Genoa per la Fondazione Genoa 1893, l’equivoco è stato svelato e si è giunti a conoscere tutti gli uomini scesi in campo. Da quel momento si è deciso di realizzare una tela che sostituisse l’inesistente vera fotografia e così, con impulso della Fondazione Genoa, i Prof. Pelizza, Rizzo e Massa del Liceo Artistico Statale Klee – Barabino di Genova, hanno guidato il lavoro di alcune classi per realizzare questo imponente lavoro, nel quale coesistono anima artistica e visione storica, che al termine della mostra verrà donato ufficialmente alla FIGC.