Alla quinta Finalissima il Genoa conquista per la terza volta il Torneo Internazionale Giovanile di Viareggio - Fondazione Genoa 1893

Alla quinta Finalissima il Genoa conquista per la terza volta il Torneo Internazionale Giovanile di Viareggio

Alla quinta Finalissima il Genoa conquista per la terza volta il Torneo Internazionale Giovanile di Viareggio

Dopo non aver mai raggiunto la Finalissima nelle prime sedici edizioni della prestigiosa manifestazione giovanile denominata, tra l’altro, Coppa Carnevale il Genoa ne ha disputate cinque negli ultimi sessant’anni, risultando vincitore in tre (nel 1965, nel 2007 e nel 2025) e sconfitto in due (nel 2005 e nel 2019).

Ecco in breve come sono andate le finalissime!

Nel 1965 la «Dea Bendata» «dà un bacio» al Grifone

Viareggio (LU), Stadio “dei Pini”, lunedì 1° marzo 1965, Genoa-Juventus 0-0 [partita sospesa per impraticabilità del campo al 2’ del 2° tempo e annullata]; arbitro: Campanati [Milano]

Genoa: Tarabocchia, Bonvicini, Campora, Nocentini, Venturelli, Agroppi, F. Ferrari, Zino (dal 29’ del 1° T.: Citarella I), C. Petrini, Massucco, Corucci. Allenatore: Fongaro.

Juventus: Corti, Maggioni, Vacca, Massari, Coramini, Castello, Mattei (dal 26’ del 1° T.: Villa), Furino, Zandoli, Antonioli, Mantovani. Allenatore: Rabitti.

Lo stato del terreno di gioco, già pesantissimo per le pesanti precipitazioni, era stato aggravato dal fatto che in precedenza si fosse giocata la Finale per il 3° e il 4° posto (Milan-Ferencváros 1-0). Come sarebbe accaduto ancora per decenni, quando un incontro era sospeso, veniva annullato e rigiocato dall’inizio.

Viareggio (LU), Stadio “dei Pini”, mercoledì 3 marzo 1965, Genoa-Juventus 6-6 [dopo i calci di rigore; vince il Genoa per sorteggio]; spettatori: tremila circa; arbitro: De Marchi [Pordenone]

Marcatori: nel 1° tempo regolamentare: al 10’ Antonioli (J), al 30’ Corucci (G); nel 2° tempo regolamentare: al 15’ C. Petrini (G), al 22’ Massari (J); ai calci di rigore: Castello (J) per quattro volte, Nocentini (G), per quattro volte.

Genoa: Tarabocchia, Bonvicini, Campora, Nocentini, Venturelli, Agroppi, Corucci, Citarella I, C. Petrini, Massucco, Gallina. Allenatore: Fongaro.

Juventus: Corti, Maggioni, Vacca, Massari, Coramini, Castello, Villa, Furino, Zandoli, Antonioli, Mantovani. Allenatore: Rabitti

Le reti juventine, arrivate su «palle inattive», con un colpo di testa di Fabio Antonioli su traversone di Armando Castello al 10’ del 1° tempo e con una «bordata» di Arturo Massari al 22’ della ripresa, furono inframmezzate da quelle di Alberto Corucci su calcio d’angolo battuto da Franco Massucco e «spizzato» di testa da Aldo Agroppi, alla mezz’ora del primo tempo e di Carlo «Carletto» Petrini, abile a sottrarre il pallone ad Alberto Coramini e a «trafiggere» Corti al quarto d’ora della ripresa. Poi i bianconeri «si mangiarono» due clamorose occasioni da rete in successione con Flaviano Zandoli e Antonioli, incapaci, al 33’ e al 34’ del secondo tempo, di violare per la terza volta la porta genoana, soli davanti al suo estremo difensore Emmerich Tarabocchia, Dopo che nei tempi supplementari non si erano registrate altre segnature, si decise di non ripetere l’incontro e di affidarsi ai calci di rigore. Il regolamento dell’epoca prevedeva che se ne battessero alternativamente sei con lo stesso esecutore (che poteva essere sostituito) per ciascuna squadra: sia lo juventino Castello sia il genoano Adriano Nocentini ne trasformarono quattro, se ne videro parare uno e ne calciarono alto un altro. A quel punto il regolamento dell’epoca prevedeva di risolvere la situazione di parità a vantaggio di una squadra con il lancio della monetina effettuato dall’arbitro, che premiò la scelta del capitano rossoblù Massucco, che era stato il miglior ragazzo in campo, su quella del suo omologo bianconero Castello.

Nel 2005, dopo quarant’anni, la «Vecchia Signora» si prende la rivincita sul Genoa tra le polemiche

Viareggio (LU), Stadio “dei Pini”, lunedì 7 febbraio 2005, Juventus-Genoa 2-0; spettatori: tremila circa; arbitro: Messina [Bergamo]

Marcatori: nel 2° tempo: al 9’ R. Bianco, al 21’ Volpato

Juventus: Avitabile; Dicuonzo, A. Masiello, Criscito; R. Bianco, Luci, Marchisio, De Ceglie; Bentivoglio; R. Volpato, Arigò (dal 26’ del 2° T.: Giovinco I; dal 36’ del 2° T.: Cuneaz). Allenatore: Chiarenza.

Genoa: Russo; Pisacane, Panizzolo, Di Maio, Renzetti; Moschella, (dal 25’ del 2° T.: Zenga jr.), Iovine, Colurcio; Volpara, De Lorentiiis, Siligato (dall’11’ del 2° T.: Cremona). Allenatore: Torrente.

Note: nel 2° tempo: espulsi A. Masiello (J) al 34’ e Pisacane (G) al 45’.

Alcuni testimoni oculari dissero di aver visto arrivare allo stadio l’arbitro Domenico Messina di Bergamo «a braccetto» del Direttore Generale della Juventus, «Big» Luciano Moggi sr., che l’anno dopo sarebbe stato l’imputato principale al processo di «Calciopoli» (nel corso del quale si parlò anche di quell’incontro), che avrebbe tolto i titoli nazionali del 2004/2005 e del 2005/2006 alla Juventus, retrocessa «a tavolino» in Serie B. Sicuramente la direzione dell’incontro da parte del «fischietto» orobico… non penalizzò la compagine bianconera, visto che ai rossoblù vennero annullate due reti segnate da Matteo Siligato (giudicato in fuorigioco, davvero discutibile, all’8’ del primo tempo) e da Cremona (al 19’ della ripresa per un fallo tutt’altro che evidente ai danni di Domenico «Mimmo» Criscito). Con due colpi di testa nel secondo tempo arrivarono le reti dei bianconeri: al 9’, su traversone dalla sinistra di Paolo De Ceglie Raffaele Bianco schiacciò il pallone nell’angolino basso sinistro e al 21’, su calcio di punizione dalla sinistra di Bentivoglio, Rej Volpato mandò il pallone nell’angolino alto destro. Vennero poi espulsi i difensori bianconero Andrea Masiello – per un fallo di reazione – e rossoblù Fabio Pisacane – per proteste – rispettivamente al 34’ e al 45’.

Nel 2007 il Genoa «ribalta» la Roma nella ripresa con una «doppietta» di Siligato

Viareggio (LU), Stadio “dei Pini”, lunedì 19 febbraio 2007, Genoa-Roma 2-1; spettatori: quattromila circa; arbitro: Trefoloni [Siena]

Marcatori: nel 1° tempo: al 20’ Okaka (R) nel 2° tempo: al 2’ Siligato (G) su rigore, al 30’ Siligato (G)

Genoa: Russo; D’Alessandro, Thiago Pires, Di Maio, Rondinara; Cotelessa (dal 42’ del 2° T.: Pasqui), Si. Raggio Garibaldi, G. K. Rivaldo; E. Ledesma (dal 35’ del 2° T.: Martucci), Siligato (dal 45’ del 2° T.: Moschella), Forestieri. Allenatore: Torrente.

Roma: Pipolo; Cafiero, Freddi, Ianniciello, Polverini; Virga, Suppa (dal 18’ del 2° T.: Della Penna), Marsili, Rosi; Palermo; Okaka Chuka. Allenatore: De Rossi sr..

Passato in svantaggio dopo venti minuti di gioco per una rete dell’italo-nigeriano Stefano Okaka, che sfruttò una disattenzione della retroguardia rossoblù su una rimessa laterale a favore della Roma, il Genoa nel corso della ripresa con una «doppietta» di Siligato prima si riportò in parità dopo due minuti con un calcio di rigore concesso per fallo ai danni dell’italo-argentino Fernando Martín «el Topa» Forestieri e poi in vantaggio, riconquistando dopo quarantadue anni il prestigioso trofeo, con una rete «da opportunista» di testa, che approfittò di un «pasticcio» della difesa capitolina, alla mezz’ora.

Nel 2019 il Genoa cede a sorpresa dopo i calci di rigore al «cadetto» Bologna all’“Alberto Picco” di La Spezia

La Spezia, Stadio “Alberto Picco”, mercoledì 27 marzo 2019, Bologna-Genoa 7-6 [dopo i calci di rigore]; arbitro: Banti [Livorno]

Marcatori: nel 2° tempo regolamentare: al 10’ F. J. Bianchi (G), al 43’ Cossalter (B); ai calci di rigore: nella seconda serie: Farinelli (B), Da Cunha (G), nella terza serie: Ruffo Luci (B), Cella (G); nella quarta serie: Lunghi (B), Rovella (G), nella quinta serie: Mazza (B), Ventola jr. (G), nella sesta serie: Piccardi (B), Diakhate (G); nella settima serie: Cassandro (B)

Bologna: Fantoni; Kastrati (dal 19’ del 2° T. regol.: Lunghi), Cassandro, Khailoti, Visconti (dal 26’ del 2° T. regol.: Farinelli); Militari (dal 34’ del 2° T. regol.: Uhunamure), Mazza, Koutsoupias (dal 19’ del 2° T. regol.: Piccardi); Stanzani (dal 26’ del 2° T. regol.: Ruffo Luci), Nivokazi (dal 19’ del 2° T. regol.: Cossalter), Rabbi (dal 26’ del 2° T. regol.: Krastev). Allenatore: Troise.

Genoa: Raccichini; Piccardo (dal 1’’ del 1° T suppl.: Diakhate), M. Zanoli (dal 42’ del 2° T. regol.: Da Cunha), Fallou, Gonçalves (dal 1’’ del 1° T. suppl.: Petrović); Masini (dal 22’ del 2° T. regol.: Adamoli), Rovella, Karić; F. J. Bianchi (dal 22’ del 2° T. regol.: Cella), Szabo (dal 42’ del 2° T. regol.: Gasco), Cleonise (dal 34’ del 2° T. regol.: Ventola jr.). Allenatore: C. Sabatini II

Note: Cossalter (B) tira contro la traversa nella prima serie dei calci di rigore; Adamoli (G) e Petrović (G) si fanno respingere da Fantoni (B) i loro tiri rispettivamente nella prima e nella settima serie dei calci di rigore

Passato in vantaggio con un diagonale rasoterra di destro di Flavio Junior Bianchi da quindici metrii nell’angolino basso destro al 10’ della ripresa, il Genoa cercò di mantenere la rete di vantaggio fino alla fine contro il Bologna, che stava dominando in quella stagione agonistica la Primavera 2 (la serie «cadetta» del calcio giovanile), ma gli oltre trecento tifosi del Grifone giunti a La Spezia (lo stadio di Viareggio era inagibile per lavori di rifacimento) furono «gelati» al 43’ della ripresa quando videro insaccarsi nella porta genoana, vicino al palo sinistro un tiro-cross in diagonale di interno destro effettuato dalla sinistra a venticinque metri circa dalla linea di fondo da Thomas Cossalter, il quale, calciando per primo nella serie dei rigori, avrebbe  colpito la traversa, ma poi il suo portiere Thomas Fantoni avrebbe ribaltato le sorti dell’incontro, deviando in tuffo a terra due fiacche esecuzioni rasoterra alla sua sinistra di Andrea Adamoli e del croato Leon Petrović.

Nel 2025 il Genoa sconfigge la Fiorentina con una rete di Marconi

Viareggio (LU), Stadio “Torquato Bresciani”, lunedì 31 marzo 2025, Genoa-Fiorentina 1-0; arbitro: Crezzini [Siena]

Marcatore: nel 1° tempo: al 27’ A. Marconi

Genoa: Baccelli; Doucoure, Colonnese jr., Pastore; Odero, A. Marconi (dal 16’ del 2° T.: Miragliotta), Pagliari (dal 37’ del 2° T.: Minniti), Mendolia, Pallavicini; Spicuglia (dal 37’ del 2° T.: 20 Riolfi); Piacenza (dal 16’ del 2° T.: Pellicanò; dal 45’ del 2° T.: Hautakangas). Allenatore: Ruotolo.

Fiorentina: Dolfi; Turnone (dal 30’ del 2° T.: M. Kone), Sadotti, Batignani, Sturli (dal 13’ del 2° T.: Sardilli); Bonanno, Pisani (dal 13’ del 2° T. Colaciuri); Evangelista, Puzzoli, Atzeni; Angiolini (dal 38’ del 2° T.: Kaba). Allenatore: Capparella.

Allo Stadio “Torquato Bresciani” (come si chiama da tre lustri l’impianto viareggino, riaperto provvisoriamente dopo sette anni di lavori per la Finalissima dell’edizione 2025) il Genoa Under 18, guidato da Gennaro «Gennarino» Ruotolo, che nel 2020/2021 e nel 2023/2024 aveva conquistato con la compagine rossoblù lo Scudetto in quella categoria, ha sconfitto meritatamente per 1-0 la Fiorentina Under 18, sempre vittoriosa nei sei precedenti incontri della manifestazione, a differenza dell’avversaria, che aveva ottenuto tre successi nei tempi regolamentari, uno ai calci di rigore, un pareggio e una sconfitta. La rete decisiva è stata segnata «da opportunista» al 28’ del primo tempo da Alessio Marconi con un tiro di esterno destro dal dischetto del calcio di rigore nell’angolino basso sinistro, sfruttando una deviazione in tuffo con la mano sinistra del portiere avversario Brando Dolfi per anticipare, su azione di calcio d’angolo battuto dalla sinistra da Alessandro Pagliari e pallone «spizzata» con la tempia destra da Federico Pastore, la deviazione di petto di Elia Spicuglia.

 

Stefano Massa

(membro del Comitato Storico Scientifico della Fondazione Genoa 1893)