Convegno su Stábile alla Commenda di Prè - Fondazione Genoa 1893

Convegno su Stábile alla Commenda di Prè

Convegno su Stábile alla Commenda di Prè

Nella mattinata di oggi, al Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana, che ha sede a Genova alla Commenda di San Giovanni di Prè, si è tenuto un convegno, introdotto dagli interventi del Presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, e dall’Assessora al Turismo, al Marketing territoriale, agli impianti e alle attività sportivi del Comune di Genova, Alessandra Bianchi, su Guillermo António «el Filtrador» Stábile, il centravanti della «Selección» argentina, sconfitta mercoledì 30 luglio 1930 allo “Stadio del Centenario” di Montevideo 2-4 nella Finalissima della Coppa Rimet (atto conclusivo del primo campionato mondiale di calcio per squadre nazionali) dai padroni di casa dell’Uruguay. Stábile, che non era sceso in campo nella prima partita contro la Francia, segnò otto reti (tre al Messico, due al Cile, due agli Stati Uniti d’America e una all’Uruguay) nei restanti quattro incontri, diventando il primo capocannoniere di quella che è in assoluto la massima competizione del panorama calcistico internazionale. Dopo essersi segnalato all’attenzione generale, Stábile riprese a giocare con l’Atlético Huracán nel Campionato Argentino 1930/1931, giunto all’ultima edizione non professionistica, dopodiché a ottobre si sposò a Buenos Aires e l’indomani salì con la moglie sul transatlantico “Conte Rosso” per andare a Genova, visto che era stato comprato dal sodalizio rossoblù (l’unica società ad aver acquistato il capocannoniere per quanto si riferisce alle prime quattordici edizioni della Coppa del Mondo e a tutt’oggi l’unica ad averlo prelevato da una squadra ancora impegnata nello stesso campionato iniziato ma non terminato prima della sua disputa). Come ha ricordato nel suo intervento lo storico del Genoa, Massimo Prati, il quale ha parlato dopo il Presidente della Fondazione Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana, Paolo Masini, e il Reggente della Fondazione Genoa 1893, Eugenio Segalerba, Stábile, domenica 16 novembre 1930, due giorni dopo essere sbarcato dopo tre settimane di viaggio transoceanico alla stazione marittima di Genova tra la folla esultante, mandò in visibilio i suoi nuovi tifosi, segnando tutte le reti dei padroni di casa nell’incontro perso a Marassi 1-3 dal fortissimo Bologna. Particolarmente apprezzati dal folto pubblico presente in sala sono stati il video di Gonzalo Hernán Minici, storico dell’Atlético Huracán, documentata descrizione della vita del grande sportivo dall’infanzia alla maturità (fu dall’agosto del 1939 al giugno del 1958 Commissario Tecnico della Nazionale Argentina, incarico che tornò a rivestire nel 1960), e l’intervento di Guillermo Luis Barreira sul nonno fuoriclasse, raccontato dal punto di vista umano con particolari riferimenti al soggiorno genovese (Stábile dimorava nella delegazione di Nervi, nel cui Municipio il suo arrivo era stato registrato dal padre della suocera di Bucci), al suo legame con il vicepresidente, Guido Sanguineti (già massimo dirigente all’epoca dei titoli nazionali del 1922/1923 e del 1923/1924), che lo aspettò alla stazione marittima di Barcellona, facendo con lui l’ultima parte del viaggio, e ospitò a casa sua all’arrivo nella Superba e con i tifosi rossoblù e all’attenzione che ebbe verso il comune di San Pietro al Tanagro, nel Salernitano (non si dimentichi che nella stagione agonistica 1934/1935, in cui il Genova 1893 – come si chiamava in ossequio all’autarchia linguistica del Fascismo il club calcistico più antico d’Italia – militò per la prima volta nella sua storia nella serie «cadetta», Stábile venne ceduto in prestito al Napoli), da cui provenivano i suoi genitori, che parlavano in italiano in casa tra di loro nonché a lui e ai suoi nove fratelli (di ambedue i sessi).

 

Stefano Massa

(membro del Comitato Storico Scientifico della Fondazione Genoa 1893)