L’italo-argentino Mateo «la Tigre» Retegui con la «doppietta» segnata a Fort Lauderdale (città della Florida curiosamente già entrata nella storia del Genoa per il ritrovamento dopo oltre un secolo dalla sua sparizione della Challenge Cup – definitivamente conquistata nel 1900 dal Genoa, giunto al terzo titolo nazionale dopo i due successi nei campionati disputatisi nei due anni precedenti –, che è esposta al Museo della Storia del Genoa da martedì 8 maggio 2018), negli Stati Uniti d’America, che al 40’ del primo tempo ha aperto e al 35’ della ripresa ha chiuso le marcature nell’incontro amichevole vinto per 2-1 dagli Azzurri con il Venezuela è il terzo calciatore del Genoa ad aver messo a segno più di una rete in una partita della Nazionale Italiana.
In precedenza il fatto era accaduto solamente in quattro occasioni, avendo per protagonisti prima Guglielmo Brezzi – l’unico «triplettista» – al “Velodromo Sempione” di Milano, quando il centravanti esordiente nella Nazionale Italiana aveva segnato alla Francia le reti del 4-2 al 38’ del primo tempo (la prima in assoluto di un genoano per l’Italia), del 5-3 al 7’ del secondo tempo e del 9-3 al 39’ della ripresa nel «roboante» 9-4 rifilato ai transalpini nel primo incontro della Nazionale Italiana dopo la Prima Guerra Mondiale, disputatosi domenica 18 gennaio 1920, e poi Virgilio Felice «Levre» Levratto II all’“Idroplatts” di Stoccolma (reti dell’1-3 al 32’ del primo tempo e del 3-4 al 40’ della ripresa) nell’incontro amichevole perso 3-5 con la Svezia domenica 18 luglio 1926, al “Campo del Torino” di Torino (reti dell’1-0 al 20’ del primo tempo e del 3-0 al 25’ della ripresa) nella partita amichevole vinta 3-1 contro il Portogallo domenica 17 aprile 1927 e all’“Olympisch Stadium” di Amsterdam nello Spareggio – dopo l’1-1 contro le «Furie Rosse» di tre giorni prima – dei Quarti di Finale del Torneo Calcistico dei Giuochi Olimpici con le ultime due reti (al 31’ e al 32’ della ripresa) delle otto segnate nel clamoroso 7-1 con cui gli Azzurri si imposero sulla Spagna, la cui porta era difesa da Ricardo «el Divino» Zamora Martínez, uno dei più forti interpreti del ruolo di estremo difensore dell’intera storia del calcio, lunedì 4 giugno 1928.
Stefano Massa
(membro del Comitato Storico Scientifico del Museo della Storia del Genoa)