Undici giorni dopo aver compiuto settant’anni è deceduto a Saluzzo (CN) mercoledì 23 gennaio 2024 Giuliano Musiello II, nato a Torviscosa, cittadina industriale in provincia di Udine progettata dal Fascismo e completata nel Secondo Dopoguerra, che aveva un fratello maggiore calciatore di Como, Entella, Catanzaro, Del Duca Ascoli, Modena, Padova, Treviso, Chieti e Pro Vercelli.
Musiello II, dopo aver esordito nella S.P.A.L. nel Girone B del Campionato di Serie C 1970/1971, quando la compagine ferrarese contese fino all’ultimo il primo posto al Genoa, che ebbe alla fine la meglio, passò all’Atalanta, alla quale ritornò dopo aver giocato cinque partite – con una rete segnata – della Coppa Italia 1974/1975 nella Juventus. Non utilizzato agli inizi del Campionato di Serie B 1975/1976 dalla compagine orobica, passò con il “mercato di riparazione” autunnale all’Avellino nella stessa categoria: pur avendolo iniziato in ritardo, finì il Campionato con diciotto reti segnate a pari merito in testa alla classifica dei marcatori con il genoano Roberto “o Rei di Crocefieschi” Pruzzo.
Nelle due stagioni successive fu il centravanti titolare della Roma, con cui segnò in otto incontri di Coppa Italia tre goals e in cinquantaquattro partite di Serie A dieci reti, di cui due nel 1977, che diedero alla compagine giallorossa due vittorie casalinghe per 1-0 contro il Genoa domenica 13 febbraio e domenica 18 dicembre (entrambe le segnature furono realizzate nel primo tempo al 6′ e al 23′).
Retrocesso in Serie B nel maggio 1978 dopo due campionati di Serie A il Genoa ebbe in cambio di Pruzzo tre miliardi di lire e i cartellini definitivo di Musiello II e in prestito di Bruno “il Folletto di Nettuno” Conti sr..
Il centravanti per due anni titolare in una squadra di centroclassifica nella massima serie autorizzava nei tifosi rossoblù la speranza di costituire nella cadetteria un “devastante” trio d’attacco con Conti sr. e Giuseppe “Oscar” Damiani sr.. La realtà dei fatti fu ben diversa: Musiello II segnò domenica 3 settembre 1978 in una delle sue tre presenze in Coppa Italia una rete “di rapina” su un pallone conteso tra il portiere della formazione locale Massimo “Pilade” Piloni e l’attaccante rossoblù Armando Coletta al 25′ del primo tempo a Rimini e nessuna nei quattro incontri di Campionato che precedettero il suo passaggio in prestito – con conseguente ritorno in Serie A – all’Hellas Verona, da cui arrivarono il pari ruolo Livio Luppi e il mediano Pier Luigi Busatta.
Dopo la caduta della formazione scaligera in Serie B al termine di quel Campionato, Musiello II tornò nel Genoa, che, salvatosi all’ultima giornata da un’ignominiosa retrocessione in Serie C1, aveva ceduto al Napoli Damiani sr. – capocannoniere in Serie B con diciassette reti – e acquistato dal Varese il centravanti Roberto “Roby” Russo e dall’Avellino l’ala sinistra Giancarlo Tacchi I jr.. Dopo aver segnato una bella rete (stop “orientato” su traversone dalla destra di Luigi “Gigi” Manueli a eludere l’intervento del suo marcatore Valeriano Prestanti e pronto e preciso tiro a “trafiggere” il portiere Gian Nicola Pinotti) al 14′ del primo tempo all’esordio stagionale nella vittoria casalinga in Coppa Italia per 2-0 sul Pescara neopromosso in Serie A, Musiello II non trovò nei successivi quattordici incontri ufficiali (tre di Coppa Italia e undici – di cui uno soltanto da subentrato – di Campionato) la “via del goal”, per poi infilare per tre domeniche del febbraio 1980 un “filotto” di una segnatura a partita – il 10 la rete da opportunista in mischia del vantaggio rossoblù al 6′ della ripresa nel pareggio interno per 1-1 con la Sambenedettese, il 17 l’illusorio goal dopo 83” del vantaggio con un colpo di testa su traversone dalla destra di Giovanni Lorini nella sconfitta esterna per 1-2 con il Brescia e il 24 la rete della vittoria al 10′ del primo tempo con un “tap-in” sul tiro di Maurizio Giovannelli respinto con un piede dal portiere degli umbri Poerio Mascella nel successo casalingo per 1-0 contro la Ternana. Nei successivi undici – dieci dei quali disputati da titolare – incontri Musiello II mise a segno un’unica rete, realizzata al 29′ della ripresa con un tiro di sinistro in giravolta dopo un ottimo stop di destro su traversone dalla destra di Manueli, quella del definitivo 2-0 casalingo al Monza di sabato 10 aprile 1980.
Musiello II passò poi al Foggia neopromosso in Serie B, giocando tra le fila della compagine pugliese due stagioni agonistiche prima di disputare due campionati di Serie C2 nel Novara e tre di Interregionale (uno con il Ravenna, uno con il Cuneo e uno con il Savona).
Alla famiglia Musiello vadano le più sentite condoglianze della Fondazione Genoa 1893.
Stefano Massa (membro del Comitato Storico Scientifico del Museo della Storia del Genoa)