Il 30 novembre e il 1° dicembre si terrà a Viterbo un importante convegno scientifico dedicato allo sport e ai suoi archivi. I lavori, organizzati dall’Università della Tuscia e dall’Associazione Italiana dei Docenti Universitari di Scienze Archivistiche (AIDUSA), si terranno presso l’aula magna del complesso monumentale di Santa Maria in Gradi a Viterbo. Interverranno studiosi e professionisti di rilievo nel settore, istituzioni archivistiche e sportive, federazioni e istituti culturali attivi nel mondo dello sport. Il convegno si pone l’obiettivo di riportare l’attenzione scientifica, politica e istituzionale su un patrimonio documentario di grande rilevanza storica e sociale, troppo spesso trascurato dagli stessi soggetti che lo producono, salvo naturalmente virtuose eccezioni. Gli archivi dello sport, nella lettura che se ne intende dare in questa occasione, non sono solo cronache agonistiche, ma testimonianze del movimento sportivo in ogni sua dimensione, a partire, appunto, da quella storiografica in senso ampio. Questi archivi possono avere un ruolo decisivo nella costruzione di una cultura dello sport che vada ben oltre l’agonismo e le sue manifestazioni collaterali, come il tifo o lo sport “da divano”. L’auspicio è quello che dall’incontro dei diversi soggetti possano nascere occasioni di rinnovato interesse per questi archivi e soprattutto possano svilupparsi politiche organiche di tutela, ordinamento e fruizione di sistemi di fonti davvero di grande rilevanza. I lavori saranno densi fin dai saluti istituzionali che saranno portati dalle autorità accademiche, dalle consulte scientifiche e professionali e dal presidente del CONI Giovanni Malagò. Nella prima sessione si affronteranno intanto le questioni di ordine strettamente archivistico, aprendosi allo studio di rilevanti casi concreti come quello dell’archivio di Vittorio Pozzo, il famoso allenatore di calcio dell’Italia mondiale degli anni Trenta. La seconda sessione entrerà direttamente nel merito dei sistemi di fonti, con interventi tra l’altro della Federazione Scherma e della Federazione Baseball. La terza sessione infine valuterà le potenzialità d’uso degli archivi dello sport e della progettualità che intorno ad essi si può sviluppare, avvalendosi di interessanti casi di studio quali quello dell’archivio della A.S Roma o della Fondazione Genoa 1893. Concluderà le due giornate una tavola rotonda, animata da studiosi, giornalisti e istituzioni archivistiche che discuteranno in chiave problematica e propositiva intorno ai temi emersi durante le due giornate di lavoro.