A cinque giorni dal suo novantaduesimo compleanno è scomparso giovedì 24 giugno 2020 a Genova, l’avv. Alfredo Biondi, uomo politico italiano di area liberale in varie legislature della Repubblica Italiana con importanti cariche istituzionali di rilievo e personaggio di grande spessore nell’ambiente genoano.
Il passaggio in rossoblù nel 1938 del difensore Sergio Marchi e degli attaccanti Sergio Bertoni I ed Ugo Conti, ammirati a Pisa da giovanissimo raccattapalle, spostò le simpatie calcistiche di Biondi verso il più antico club calcistico italiano.Nel dicembre del 1969 con altri due avvocati e parlamentari, il democristiano Francesco Cattanei e il socialista Giovanni Di Benedetto (rispettivamente deputati alla Camera e al Senato), si adoperò in un momento sportivamente e finanziariamente drammatico per il Genoa (che al termine del Campionato sarebbe retrocesso in Serie C in ultima posizione) per favorire il passaggio di consegne tra l’amministratore unico del sodalizio rossoblù, Renzo “o’scio Rensö” Fossati, e un consiglio direttivo composto dallo stesso Fossati, da Giacomo “Jack” Berrino, Adolfo Benedettini, Giacomo Cambiaso, Giovanni Battista Mazzone, Corrado Cagnoli, Aston Norrish ed Ottavio Mazzone). I risultati migliori furono ottenuti da Biondi negli anni Ottanta con le assoluzioni dei portieri Sergio Girardi, addirittura arrestato al termine di Genoa-Como 1-0 di domenica 25 marzo 1980 con l’accusa di aver combinato per il totoscommesse la partita interna pareggiata 1-1 con il Palermo domenica 13 gennaio dello stesso anno, e Silvano “Beara” Martina per lo scontro di gioco che l’estremo difensore italo-jugoslavo aveva avuto con Giancarlo “bell’Antogno” Antognoni, in cui la mezzala della Fiorentina, quella domenica 22 novembre 1981 vittoriosa in casa per 3-2, aveva rischiato di perdere la vita, e con l’archiviazione dell’inchiesta per un presunto illecito sportivo in Genoa-Internazionale 2-3 di domenica 27 marzo 1983. Sette anni dopo Biondi si sarebbe reso protagonista di una colorita polemica con l’allenatore dei neroazzurri Giovanni “Trap” Trapattoni per una partita al “Luigi Ferraris” sospesa per impraticabilità di campo dopo una decina di minuti con il Genoa in vantaggio di una rete (all’epoca il risultato era annullato e la partita rigiocata dall’inizio).Biondi difese il Genoa senza riuscirgli ad evitare la cancellazione della Serie A e la retrocessione a tavolino in Lega Pro nel primo dei due processi celebratisi con esito uguale nell’estate del 2005 per l’incontro – giudicato dal risultato di 3-2 combinato – tra Genoa e Venezia di sabato 11 giugno.Alla famiglia Biondi giungano le più sentite condoglianze da parte della Fondazione Genoa 1893.Stefano Massa(membro del Comitato Storico Scientifico della Fondazione Genoa 1893)